DAL 14 AL 28 FEBBRAIO 2009 – GENZANO DI ROMA.
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Associazione Culturale
Athena Arte
ROMA
MOSTRA INTERNAZIONALE
DI ARTE CONTEMPORANEA
PASSIONE E SENTIMENTO
Links:
- Visita Passione e sentimento su Exibart
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DAL 14 AL 28 FEBBRAIO 2009 – GENZANO DI ROMA.
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Associazione Culturale
Athena Arte
ROMA
MOSTRA INTERNAZIONALE
DI ARTE CONTEMPORANEA
PASSIONE E SENTIMENTO
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DAL 4 DICEMBRE 2008 AL 31 GENNAIO 2009 – ROVIGO.
di Diana Isa Vallini
4 dicembre – 31 gennaio 2009
BANCA POPOLARE DI RAVENNA
FILIALE DI ROVIGO
Corso del Popolo, 301
-Visita l’esposizione sul sito Exibart
-Individua sulla mappa dove si trova Banca Popolare di Ravenna filiale di Rovigo
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DAL 4 AL 9 DICEMBRE 2008 – ROVIGO
PERSONALE
ARABESQUES
Vernissage
sabato 6 Dicembre ore 18
presentata dal Prof. Sergio Garbato
Sala Pescheria Nuova
Corso del Popolo – Rovigo
DAL 4 AL 9 DICEMBRE 2008
Comunicato stampa
Nuova mostra personale della pittrice Diana Isa Vallini che espone le sue ultime opere legate al ciclo “Arabesques” nello spazio “Sala Pescheria Nuova” di Rovigo dal 4 al 9 Dicembre 2008.
Inaugurazione sabato 6 dicembre ore 18 presentata dal prof. Sergio Garbato
Bene sarebbe lasciarsi andare alla musicalità sacra dei colori e delle forme dei tanti “mandala”, simboli esoterici metaforicamente legati al concetto di eternità, che Diana Isa Vallini riesce a fare suoi e ad esprimere con essi tutta la sua creatività.
Oro, rossi, blu, neri orchestrati come un suono orientale: queste sono le opere della Vallini.
Così come bene sarebbe lasciarsi andare all’emozione di posare lo sguardo sui volti e sui corpi di donne dai quali traspaiono i sentimenti propri della sfera femminile: il sogno, l’immaginazione, l’illusione e l’abbandono, in naturale contrasto con le tinte forti dei drappeggi e dei decori.
La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30.
” In altri tempi, c’era l’esotismo, con i sommi pittori di Francia che, oltre al viaggio in Italia ed il soggiorno romano a Villa Medici, facevano una sorta di assolato itinerario in Africa del Nord, fino ai limiti del deserto, per ritrarre berberi e cammelli, donne velate e bagni turchi, ma anche illustrare leggende lontane e perdute. Altri tempi, appunto. Oggi con la televisione e il villaggio globale, l’esotismo ce lo ritroviamo in casa, dilapidato tra mille carabattole. Naturalmente, non è così per tutti. Specialmente per un’artista sensibilissima come Diana Isa Vallini, che ha radici polesane e che vive oggi a Legnago. Diana Isa Vallini il suo viaggio in Marocco se l’è fatto e non certo con lo sguardo del turista, ma con quello di un’artista che cerca l’armonia e il bello, resta affascinata da strepitose tavolozze cromatiche e da canti e suoni di grande attrattiva, tanto da mettersi a studiare anche l’arabo. Di questa esperienza, che ha cambiato il suo modo di intendere l’arte, la pittrice veneta ci offre alcune persuasive tracce nella serie di Arabesques che espone in Pescheria Nuova. Sono tele grandi e piccole, cartoni e acquarelli, quaderni di viaggio, carte, che viaggiano ai confini dell’astrazione, giocando con caratteri grafici, segni, forme che si perdono, dettagli incastonati come pietre preziose, tanto da reinventare alla fine un mondo luminoso e armonioso, pieno di inviti e tentazioni, itinerari ed atmosfere. A completamento non mancano i Mandala e certe figure di donne allungate su stoffe preziose, che sembrano immerse in una fiaba lontana. “
Sergio Garbato
“Ultimo giorno oggi per visitare in Pescheria Nuova la bella mostra che Diana Isa Vallini ha voluto intitolare “Arabesques” per indicare, più le volute dell’esotismo, il carattere di un’arte che attinge con uguale fervore alla tradizione iconognafica europea e all’ispiorazione orientale, cercando una fusione, che diventa una sorta di appuntamento con una ricerca stilistica che si ridefinisce ogni volta.
Diciamo, allora, che l’arabesque di Diana Isa Vallini è soprattutto spazio mentale e onirico, in cui le cose di ogni giorno, volti e paesaggi, voci e riflessi, sfumano fino a perdere ogni contorno e diventare la luce di una pietra preziosa, l’illusoria profondità di un altrove che si risolve invece in se stesso. Un viaggio concentrico verso un centro che si allontana mano a mano che ci si avvicina, ma che compensa la sua assenza con colori preziosi e sfumature impalpabili. Così come voleva Hugo von Hoffmannstahl, la profondità resta in superficie, fascino supremo. Un tappeto che si confonde con la sua ricchezza, un disegno acquerellato che si rivela un mandala, un volto enigmatico, la trama di una stoffa, segni e cifre che si raccolgono intorno a qualcosa che si nasconde. E non è fuori luogo, allora, rivolgersi alle incantate Arabesques di Claude Debussy, con le terzine che si orgnizzano come delle volute e le note di una scala che si sgranano perdendosi, fino a lasciarci intuire la melodia che arriverà quasi in silenzio. Non sono diverse queste opere di Diana Isa Vallini, che sono il frutto di un lavoro sottile e paziente e che nascono, forse, dalle intermittenze del cuore. Non è a caso, che in certi affusolati ritratti di donne avvolte in vesti preziose affiorino i sussurri dei pittori prerafaelliti.
Sergio Garbato
” Si chiude oggi una mostra che riporta tutta la magia e lo splendore dei palazzi dei sultani arabi; la bellezza sensuale delle donne che, nell’immaginario, ornano gli harem di sultani e sceicchi.
L’autrice, Diana Isa Vallini, non a caso l’ha intitolata Arabesques per il carattere sontuosamente decorativo di ogni pezzo; per l’atmosfera da mille e una notte che l’insieme di circa 70 opere, esposte in Pescheria Nuova, crea attorno al visitatore, abbagliato da ori e colori, da segni alfabetici che si rincorrono per chiudere, come in uno scrigno, il centro di uno spazio rettangolare o quadrato che custodisce un cristallo rosso: simbolo dell’io che ciascun essere umano ricerca.
Sono reminiscenze, rivisitazioni, rielaborazioni di un mondo arabo, di cui Diana Isa Vallini studia la lingua, visitato e vissuto oltre la superficie, livello normalmente concesso al turista. Conosciuto nella sostanza ma trasportato in una dimensione più alta che indaga alla ricerca dell’essenza femminile, connotata di eleganza, sensualità, bellezza che la fantasia traduce in icona.
Splendore d’Oriente che l’artista raccoglie nei preziosi tappeti, nei damaschi bianchi e oro, nei tessuti leggerissimi intrecciati con fili d’oro, nelle mussoline, nelle cornici riccamente intagliate, nei fregi a volute che spesso le coronano.
In commistione con l’oro un tripudio di colori su cui predomina il rosso intenso alternato al nero; blu oltremare ed il verde cangiante punteggiati dal luccichio delle paillettes, dai bagliori delle gemme di vetro rosso che stanno sempre al centro: della composizione, del quadro della vita.
Molto varia la proposta espositiva: lunghi pannelli di legno dipinti su carta che sul nero della base esibiscono un tripudio di colori e ancora carta dipinta e stropicciata che da sotto il vetro rimanda la luce dell’oro e il candore del bianco. Poltrone rivestite di tessuti pregiati con l’intelaiatura decorata da lettere arabe e ancora poltrone imbottite come soggetto di quadri simbolo di un mondo di agi e ricchezza. Ritratti di fanciulle in piedi o sdraiate avvolte in tessuti leggeri che mettono in risalto i corpi flessuosi ed i volti sognanti. E, tema del tutto insolito, composizioni di riccioli di tutte le dimensioni: gli arabeschi delle grate, dei cancelli, delle decorazioni dell’arte araba che negando la rappresentazione umana ha esaltato al massimo la decorazione geometrica e curvilinea.
Lauretta Vignaga
Links
Visita l’esposizione su Exibart.
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DAL 18 AL 25 MAGGIO 2008 – ESTE (PD)
mostra personale
di Diana Isa Vallini
Castello Marcchionale
Este
vernissage
sabato 17 maggio ore 18
introduzione critica di
MATILDE FERRARIN
Il soggetto ed il tema che ricorre quasi in ogni opera è la dimensione femminile presentata con varie sfumature di intonazione esistenziale.
Traspaiono dai volti e dai corpi i sentimenti propri della sfera femminile: il sogno, l’immaginazione, l’illusione e l’abbandono, in naturale contrasto con le tinte dei drappeggi e dei decori.
Ancora una volta dunque viene celebrato l’eterno dualismo dell’io femminile cioè la passione ed il sentimento.
L’ansia e la ricerca di un personale equilibrio si esprimono con il raggiungimento di un centro gravitazionale rappresentato in molte opere da una gemma incastonata, chiara metafora di un utopia difficilmente raggiungibile.
E’ proprio seguendo questo miraggio, ovvero la ricerca di sé e il rapporto con l’infinito, che Diana ha caratterizzato “Arabesques”.
Matilde Ferrarin
L’Arena - Sabato 17 maggio 2008
“Dicono che i “mandala”, i segni più antichi dell’universo, aiutino sia chi li crea, sia chi li guarda e li usa, a trovare l’equilibrio interiore. Simboli magici, rappresenterebbero il processo secondo il quale si è creato l’Universo e per questo sono stati molto studiati anche dalla psicanalisi, ed hanno affascinato molti artisti. Uno di questi è Diana Isa Vallini, pittrice ed illustratrice residente a Legnago (Vr) che oggi, alle ore 18, inaugurrerà ad Este (Pd) una personale dal titolo “Arabesques”, una quarantina di tele con tecnica mista in cui il mondo arabeggiante entra con tutta la sua potenza onirica e ammaliatrice. Dopo una recente esposizione a Parma, le opere di Diana Isa Vallini saranno visibili nella sala Delmo Veronese, all’interno del Castello Marchionale della cittadina padovana fino al 25 maggio. “Arabesques” riassume la fascinazione della Vallini per il simbolismo mandalico che ricrea usando più di una tecnica e più di un materiale: sulle tele di acrilico, l’atista inserisce altri segni personali, emotivi ed emozionanti come schegge di broccati, pezzetti di luce dorata. Vallini ha alle sue spalle, oltre una solida formazione artistica ed uno spirito di ricerca che non si esaurisce mai anche collaborazioni importanti come illustratrice di fiabe. Alla mostra che si apre oggi, l’artista espone anche dipinti di figure femminili, un altro tema che lei ama molto.
Daniela Andreis
L’Arena - Martedì 20 maggio 2008
Come tutti sanno è impossibile descrivere la poesia. A scuola ce lo insegnano, ma è da soli che si impara ad ascoltarla. Ed è così che si devono guardare le opere di Diana Isa Vallini, affinando i sensi dell’ascolto del bello. Del magico. Dell’emozione interiore. La più profonda. Caratterizzata da una sensibilità e sensorialità molto rare, l’artista espone “Arabesques” ad Este, fino al 25 maggio, nel Castello Marchionale. E così è possibile entrare in contatto con la ricchezza di intelligente emotività della pittrice Vallini, una caratteristica che emerge dai ritratti di donne orizzonte e di orizzonti che sono donne.
Daniela Andreis
DAL 14 AL 17 MARZO 2008 – PARMA
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ARTE PARMA
MOSTRA MERCATO D’ARTE MODERNA
E CONTEMPORANEA
Padiglione 7 – Stand personale 15
DAL 14 AL 17 MARZO 2008
PARMA
Presentazione a cura di Rosa Noci
Diana Isa Vallini traspone nelle sue opere visioni oniriche nate dall’incessante e mai paga ricerca di sé. Sogni castigati paiono districarsi da lacci immaginari colorandosi di tonalità calde e solari. Gemme incastonate, oro, broccati preziosi, piume, una penna di gabbiano occhieggiano e catturano lo sguardo. Figure si svelano ed emergono da un fondo ideale, costellato di mandala, cerchi simbolici, mai uguali a sé stessi, gioiosamente rinnovati o recuperati da antiche matrici arabeggianti che Diana riconosce essere sue. Fregi, anelli concentrici, spirali, fiori, lettere d’un alfabeto personale creano pensieri che conducono su sentieri astratti, senza spazio né tempo e sanno incantare.
Links
L’esposizione su Exibart.
DAL 1 AL 31 DICMBRE 2006
STRANI INCONTRI
33VIANGELI
ROVIGO
MOSTRA PERSONALE
di Diana Isa Vallini
dall’ 1 al 31 dicemtre 2006
La mostra è visitabile tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19,30
DAL 25 MAGGIO AL 9 GIUGNO 2007 VERONA
FONDAZIONE GIORGIO ZANOTTO
SCUOLA DI PITTURA PROF. GIANNI LOLLIS
CORSO CAVOUR, 16
VERONA
I COLORI DI VERONA
DAL 25 MAGGIO AL 9 GIUGNO 2007
INAUGURAZIONE
Links:
Biografia del pittore Aldo Tavella
1974 FERRARA – Galleria d’Arte Moderna “Alba”
1975 POLESELLA (Ro) - Circolo Artisti di Giancarlo Michelini
1976 FERRARA - Galleria d’Arte Moderna “Alba”
1976 OCCHIOBELLO (Ro)- Concorso Interregionale di Pittura
1977 POLESELLA (Ro) - Circolo Artisti di Giancarlo Michelini
1981 POLESELLA – A.C.L.A.F7C.A.L.P. Collettiva Arte Grafica
1981 CANARO (Ro)- Rassegna di Pittura
1983 GUARDA VENETA (Ro) - Collettiva d’Arte
1984 ADRIA – Settembre Adriese – Sala Cordella – Grafica
1985 POLESELLA (Ro) - Circolo Artisti di Giancarlo Michelini
1985 S.MARIA MADDALENA (Ro) - Rassegna di Pittura
1986 MONTEMERLO (Pd) – Rassegna di Grafica
1986 VILLANOVA DEL GHEBBO (Ro) – Estemporanea
1986 POLESELLA (Ro) – Circolo Artisti di Giancarlo Michelini
1986 PONTECCHIO (Ro) - Mostra d’arte – “Il Polesine”
1986 FIESSO UMBERTIANO (Ro) - Rassegna di Grafica
1986 Fonda il Gruppo Teatrale ”IL MUSICANTE” :
- Teatro Sociale di Rovigo – Il Paese dei Regali
- Teatro Comunale di Adria – Musical
1988 BRISIGHELLA (Ra) – Mostra Personale “Fiori” a cura del Prof. Pietro Fantato - Galleria d’Arte Moderna “Arte”
1997 – SANGUINETTO (Vr) – Personale “Trucioli”
1998 – ROVIGO – Mostra Personale, Chiesa di S. Bortolo, ”Quattro Mottetti per la Passione”
1998 – LEGNAGO (Vr) - Mostra allievi Laboratorio Artistico “Il Tulipano”
1999 – LEGNAGO (Vr) – Museo Fioroni “E’ fatto di niente questo angolo di cielo (P. Fantato)”- Mostra allievi Laboratorio Artistico “Il Tulipano”