FERRARA – Mapping

DAL 17 SETTEMBRE AL 5 OTTOBRE 2009 – FERRARA

 

 

Dalla Corte della Miniera

a

MAPPING FERRARA

PERSONALIZED TERRITOIRES

 

Mi sono persa - litografie, serigrafie, acqueforti, anno 2010 (Diana Isa Vallini)

 

 

Manifestazione inserita nel programma di

INTERNAZIONALE

ST.ART.47

VIA CITTADELLA 45/47

FERRARA

INAUGURAZIONE 17 SETTEMBRE 2009

ORE 18


Ferrara, serigrafia, anno 2010 (Diana Isa Vallini)

 

Una collettiva per “mappare” Ferrara

da Estense: Si inaugura oggi, giovedì 17 settembre, la manifestazione “Mapping Ferrara Personalized territories”, patrocinata dal Comune di Ferrara, inserita nel programma di “Internazionale a Ferrara” e in concomitanza con la “V Giornata del Contemporaneo” organizzata in tutta Italia da Amaci (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) per sabato 3 ottobre. Si tratta di una serie di iniziative coordinate, organizzate a cura di Nedda Bonini, Deirdre Kelly, Zoltan Somhegyi, Giuliano Malaguti e in collaborazione con Silvia Casotti e Dario Mazzoni, che vedranno coinvolti tre spazi culturali ferraresi. Le iniziative riprenderanno il 3 ottobre, alle 16 nella sede di St.Art 47, con l’incontro tenuto da Deirdre Kelly, dal titolo “Territori personali”, presentazione di una collezione di libri d’artista.

da OKNotizie Ferrara: Alle 18 presso l’Associazione culturale St.Art 47, in via Cittadella 45/47, verrà inaugurata una esposizione collettiva degli artisti Nedda Bonini (Ferrara), Manuela Candini (Bologna) Loretta Cappanera (Udine), Daniela Carletti (Ferrara), Marina Chiocchetta (Milano), Deirdre Kelly (Londra), Lorena De Leo (Lecce), Lauro Giovanetti (Modena) e Diana Vallini (Verona), che propongono le proprie interpretazioni di alcuni aspetti legati alla città di Ferrara.Le opere sono coerenti con la caratteristica peculiare di St.Art 47, quella di promuovere la conoscenza dei molteplici linguaggi della stampa d’arte e del libro d’artista. La mostra rimarrà aperta fino al 5 ottobre 2009.Sempre oggi, alle 19 allo Studio d’Arte “Melograno”, in via Saraceno 91, verrà inaugurata l’esposizione degli artisti Sima Shafti e Amir Sharifpour dal titolo “Faryad, un grido per tutti quelli a cui è stata negata la voce”, che rimarrà aperta fino al 30 settembre 2009. Le iniziative riprenderanno il 3 ottobre, alle 16 nella sede di St.Art 47, con l’incontro tenuto da Deirdre Kelly, dal titolo “Territori personali”, presentazione di una collezione di libri d’artista, e, alle 18, con l’inaugurazione della personale dell’artista Cinzia Calzolari, presso l’Associazione culturale “O Stagioni O Castelli!”, in via Armari 3, dove rimarrà in parete fino al 17 ottobre 2009.

Da “L’Asino Rosso (il giornale libero di Ferrara on line): Mapping FerraraManifestazione inserita nel programma di InternazionaleUna collettiva per “mappare” Ferrara Si è inaugurata ieri, giovedì 17 settembre, la manifestazione “Mapping Ferrara Personalized territories”, patrocinata dal Comune di Ferrara, inserita nel programma di “Internazionale a Ferrara” e in concomitanza con la “V Giornata del Contemporaneo” organizzata in tutta Italia da Amaci (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani) per sabato 3 ottobre. Si tratta di una serie di iniziative coordinate, organizzate a cura di Nedda Bonini, Deirdre Kelly, Zoltan Somhegyi, Giuliano Malaguti e in collaborazione con Silvia Casotti e Dario Mazzoni, che vedranno coinvolti tre spazi culturali ferraresi. Alle 18 presso l’Associazione culturale St.Art 47, in via Cittadella 45/47, verrà inaugurata una esposizione collettiva degli artisti: Nedda Bonini (Ferrara), Manuela Candini (Bologna), Loretta Cappanera (Udine), Daniela Carletti (Ferrara), Marina Chiocchetta (Milano), Deirdre Kelly (Londra), Lorena De Leo (Lecce), Lauro Giovanetti (Modena), Diana Isa Vallini (Verona), che propongono le proprie interpretazioni di alcuni aspetti legati alla città di Ferrara….

 

 


 

 

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LEGNAGO – Colori e forme dell’anima

DAL 28 MARZO AL 16 APRILE 2009 – LEGNAGO (VR)

 

 

… le mani rivelano agli occhi i segreti dello spirito

 

COLORI E FORME DELL’ANIMA

INAUGURAZIONE

SABATO 28 MARZO ORE 16,30

 

Taffetas (Diana Isa Vallini)

 

CENTRO AMBIENTALE ARCHEOLOGICO

VIA FERMI, 10 – Legnago

 

Links:

-  “Museo Archeologico” Legnago (Vr)

 

 

 


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BERGANTINO – Lo spettacolo viaggiante (personale)

DAL 24 APRILE AL 10 MAGGIO 2009 – BERGANTINO – MUSEO DELLE GIOSTRE


 

In occasione del decimo anniversario

del Museo della Giostra e dello Spettacolo Popolare

Comune di Bergantino


 


mostra personale

LO SPETTACOLO VIAGGIANTE


di Diana Isa Vallini

 

 

 


Carousel, tecnica mista su tavola di legno marino, cm 60 x 242, anno 2008 opera permanente presso il "Museo delle giostre e dello spettacolo" , Bergantino.

 

Inaugurazione presso il Pre-Auditorium

VENERDI’ 24 APRILE ORE 21


Introduzione critica
Prof. SERGIO GARBATO

 

 

 

Un viaggio nei misteri dell’altrove

Del mondo che si muove intorno alle giostre e al luna park, Diana Isa Vallini coglie soprattutto la magia e il mistero, gli oscuri segnali del destino e gli antichi influssi d’oriente. Quasi un mondo parallelo, che ha rapporti segreti e diretti con il sogno e l’inconscio. Ma soprattutto, queste immagini, che sono in equilibrio tra evocazione e suggestione, lasciano trasparire la meraviglia e la curiosità dell’artista, affascinata da sensazioni che vanno oltre la superficie del tempo e i confini dei luoghi. E allora, piuttosto che di una esposizione si può parlare di un viaggio, misterioso e pericoloso, non diverso da quello di Orfeo nel mondo infero o da quello, solamente letterario, di Gerard de Nerval in un Egitto di sogno e fantasia. Un viaggio attraverso quello che ci portiamo dentro e che le immagini affastellate e i colori del luna park illuminano di una verità che si può cogliere solo per frammenti e lampeggi. Già l’accesso a questo mondo, una porta preziosa e una chiavenell’Altrove che palpita nelle profondità dei nostri sogni. Un viaggio iniziatico, come nel mozartiano Flauto magico, in cui avremo a, ma anche una sedia per l’attesa, lascia intuire che si tratta di una ricognizione che fare con i labirinti in cui ci si perde per poter ritrovare la strada, con la rivelazione del destino affidata però alle metafore e alle oscure predizioni dei tarocchi, con la mortificazione delle nostre certezze nelle ombre cieche di una grotta e forse anche con una rinascita luminosa. E ci sono cavalli e i tappeti d’oriente, le danzatrici, le tazzine e le teiere in volo che sono illusione e magia, ma anche evocazioni oniriche. E di seguito emblemi che restano misteriosi e preziosi, acrobati e gioielli finti, musiche fracassone di una festa lontana. Il tutto secondo una disposizione che non è mai casuale, ma segue, appunto, le leggi segrete dell’Altrove e dell’analogia, la preordinata confusione del sogno. Un altrove che ritrova le emozioni dell’infanzia e di certi cauchemar delle veglie notturne, i fremiti della divinazione. Un altrove che Diana Isa Vallini dissemina in tele grandi e piccole, cartoni e acquarelli, carte, che viaggiano ai confini dell’astrazione, giocando con caratteri grafi ci, segni, forme che si perdono, dettagli incastonati come pietre preziose, tanto da reinventare alla fi ne un mondo pieno di inviti e tentazioni, itinerari e atmosfere. L’altrove diventa, allora, un Mandala e certe figure di donne allungate su stoffe preziose sembrano immerse in una fi aba lontana. Le giostre e il luna park e il circo altro non sono che uno spazio onirico, in cui le cose di ogni giorno, volti e paesaggi, voci e rifl essi, sfumano fi no a perdere ogni contorno e diventare la luce di una pietra preziosa, l’illusoria profondità di un altrove che si risolve in se stesso. Un viaggio concentrico verso un centro che si allontana mano a mano che ci si avvicina, ma che compensa la sua assenza con colori preziosi e sfumature impalpabili. Queste opere di Diana Isa Vallini sono il frutto di un lavoro sottile e paziente e nascono, forse, dalle intermittenze del cuore.
(Sergio Garbato)

 

 

 

Inaugurazione presentata dal Prof. Sergio Garbato. (da sinistra l’Assessore alla Cultura della Provincia di Rovigo  Dott. Laura Negri, il Sindaco di Bergantino, il Direttore del “Museo della Giostra e dello Spettacolo Popolare”  Prof. Tommaso Zaghini, il Prof. Sergio Garbato e l’artista Diana Isa Vallini).

 

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… a tutti i “Viaggiatori”
d’ogni tempo e d’ogni luogo… a mio padre

 

Dopo lo spettacolo (Diana Isa Vallini)

 

 

Links:
- evento pubblicato su UNDO.net.
– visita il sito de “Il Museo della Giostra e dello Spettacolo viaggiante“.

 

 


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ROMA – Passione e sentimento

DAL 14 AL 28 FEBBRAIO 2009 – GENZANO DI ROMA.

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Associazione Culturale

Athena Arte

ROMA

MOSTRA INTERNAZIONALE

DI ARTE CONTEMPORANEA

PASSIONE E SENTIMENTO

 

Vernissage
sabato 14 febbraio 2009 ore 18,00

 

Passione e sentimento, tencnica mista su tavola di legno, cm 25x25, anno 2009 (Diana Isa Vallini)

Athena Arte
Roma

Links:

- Visita Passione e sentimento su Exibart

 

 

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ROVIGO – Intrecci (personale)

DAL 4 DICEMBRE 2008 AL 31 GENNAIO 2009 – ROVIGO.

 


mostra personale

INTRECCI

di Diana Isa Vallini


4 dicembre – 31 gennaio 2009

BANCA POPOLARE DI RAVENNA

FILIALE DI ROVIGO

Corso del Popolo, 301

 

Intreccio, tecnica mista su tavola di legno marino, cm 40x40, anno 2009 (Diana Isa Vallini)

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Il soggetto ed il tema che ricorre quasi in ogni opera di questa esposizione è la dimensione femminile presentata con varie sfumature di intonazione esistenziale. Traspaiono dai volti e dai corpi i sentimenti propri della sfera femminile: il sogno, l’immaginazione, l’illusione e l’abbandono in naturale contrasto con le tinte dei drappeggi e dei decori. Ancora una volta dunque viene celebrato l’eterno dualismo dell’io femminile cioè la passione ed il sentimento.  L’ansia e la ricerca di un personale equilibrio si esprimono con il raggiungimento di un centro gravitazionale rappresentato in molte opere da una gemma incastonata, chiara metafora di un utopia difficilmente raggiungibile. E’ proprio seguendo questo miraggio, ovvero la ricerca di sé e il rapporto con l’infinito, che l’artista Diana Vallini ha caratterizzato “Intrecci”.

 

Links:

-Visita l’esposizione sul sito Exibart

-Individua sulla mappa dove si trova Banca Popolare di Ravenna filiale di Rovigo

 

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ROVIGO – Arabesques (personale)

DAL 4 AL 9 DICEMBRE 2008 – ROVIGO

 

PERSONALE

ARABESQUES

Vernissage

sabato 6 Dicembre ore 18

presentata dal Prof. Sergio Garbato

 

 

Sala Pescheria Nuova

Corso del Popolo – Rovigo

DAL 4 AL 9 DICEMBRE 2008

Samadhi, acrilico sutavola di legno marino, cm 120 x 72, anno 2008 (Diana Isa Vallini)

 

Comunicato stampa

Nuova mostra personale della pittrice Diana Isa Vallini che espone le sue ultime opere legate al ciclo “Arabesques” nello spazio “Sala Pescheria Nuova” di Rovigo dal 4 al 9 Dicembre 2008.

Inaugurazione sabato 6 dicembre ore 18 presentata dal prof. Sergio Garbato

 

Bene sarebbe lasciarsi andare alla musicalità sacra dei colori e delle forme dei tanti “mandala”, simboli esoterici metaforicamente legati al concetto di eternità, che Diana Isa Vallini riesce a fare suoi e ad esprimere con essi tutta la sua creatività.

Oro, rossi, blu, neri orchestrati come un suono orientale: queste sono le opere della Vallini.

Così come bene sarebbe lasciarsi andare all’emozione di posare lo sguardo sui volti e sui corpi di donne dai quali traspaiono i sentimenti propri della sfera femminile: il sogno, l’immaginazione, l’illusione e l’abbandono, in naturale contrasto con le tinte forti dei drappeggi e dei decori.

La mostra  è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30.

Sala pescheria Nuova

 

 

il Resto del Carlino

” In altri tempi, c’era l’esotismo, con i sommi pittori di Francia che, oltre al viaggio in Italia ed il soggiorno romano a Villa Medici, facevano una sorta di assolato itinerario in Africa del Nord, fino ai limiti del deserto, per ritrarre berberi e cammelli, donne velate e bagni turchi, ma anche illustrare leggende lontane e perdute. Altri tempi, appunto. Oggi con la televisione e il villaggio globale, l’esotismo ce lo ritroviamo in casa, dilapidato tra mille carabattole. Naturalmente, non è così per tutti. Specialmente per un’artista sensibilissima come Diana Isa Vallini, che ha radici polesane e  che vive oggi a Legnago. Diana Isa Vallini il suo viaggio in Marocco se l’è fatto e non certo con lo sguardo del turista, ma con quello di un’artista che cerca l’armonia e il bello, resta affascinata da strepitose tavolozze cromatiche e da canti e suoni di grande attrattiva, tanto da mettersi a studiare anche l’arabo. Di questa esperienza, che ha cambiato il suo modo di intendere l’arte, la pittrice veneta ci offre alcune persuasive tracce nella serie di Arabesques che espone in Pescheria Nuova. Sono tele grandi e piccole, cartoni e acquarelli, quaderni di viaggio, carte, che viaggiano ai confini dell’astrazione, giocando con caratteri grafici, segni, forme che si perdono, dettagli incastonati come pietre preziose, tanto da reinventare alla fine un mondo luminoso e armonioso, pieno di inviti e tentazioni, itinerari ed atmosfere. A completamento non mancano i Mandala e certe figure di donne allungate su stoffe preziose, che sembrano immerse in una fiaba lontana. “

Sergio Garbato

il Resto del Carlino
martedì 9 dicembre 2008

“Ultimo giorno oggi per visitare in Pescheria Nuova la bella mostra che Diana Isa Vallini ha voluto intitolare “Arabesques” per indicare, più le volute dell’esotismo, il carattere di un’arte che attinge con uguale fervore alla tradizione iconognafica europea e all’ispiorazione orientale, cercando una fusione, che diventa una sorta di appuntamento con una ricerca stilistica che si ridefinisce ogni volta.

Diciamo, allora, che l’arabesque di Diana Isa Vallini è soprattutto spazio mentale e onirico, in cui le cose di ogni giorno, volti e paesaggi, voci e riflessi, sfumano fino a perdere ogni contorno e diventare la luce di una pietra preziosa, l’illusoria profondità di un altrove che si risolve invece in se stesso. Un viaggio concentrico verso un centro che si allontana mano a mano che ci si avvicina, ma che compensa la sua assenza con colori preziosi e sfumature impalpabili. Così come voleva Hugo von Hoffmannstahl, la profondità resta in superficie, fascino supremo. Un tappeto che si confonde con la sua ricchezza, un disegno acquerellato che si rivela un mandala, un volto enigmatico, la trama di una stoffa, segni e cifre che si raccolgono intorno a qualcosa che si nasconde. E non è fuori luogo, allora, rivolgersi alle incantate Arabesques di Claude Debussy, con le terzine che si orgnizzano come delle volute e le note di una scala che si sgranano perdendosi, fino a lasciarci intuire la melodia che arriverà quasi in silenzio. Non sono diverse queste opere di Diana Isa Vallini, che sono il frutto di un lavoro sottile e paziente e che nascono, forse, dalle intermittenze del cuore. Non è a caso, che in certi affusolati ritratti di donne avvolte in vesti preziose affiorino i sussurri dei pittori prerafaelliti.

Sergio Garbato

 

La voce di Rovigo
sabato 6 dicembre 2008

” Si chiude oggi una mostra che riporta tutta la magia e lo splendore dei palazzi dei sultani arabi;  la bellezza sensuale delle donne che, nell’immaginario, ornano gli harem di sultani e sceicchi.

L’autrice, Diana Isa Vallini, non a caso l’ha intitolata Arabesques per il carattere sontuosamente decorativo di ogni pezzo; per l’atmosfera da mille e una notte che l’insieme di circa 70 opere, esposte in Pescheria Nuova, crea attorno al visitatore, abbagliato da ori e colori, da segni alfabetici che si rincorrono per chiudere, come in uno scrigno, il centro di uno spazio rettangolare o quadrato che custodisce un cristallo rosso: simbolo dell’io che ciascun essere umano ricerca.

Sono reminiscenze, rivisitazioni, rielaborazioni di un mondo arabo, di cui Diana Isa Vallini studia la lingua, visitato e vissuto oltre la superficie, livello normalmente concesso al turista. Conosciuto nella sostanza ma trasportato in una dimensione più alta che indaga alla ricerca dell’essenza femminile, connotata di eleganza, sensualità, bellezza che la fantasia traduce in icona.

Splendore d’Oriente che l’artista raccoglie nei preziosi tappeti, nei damaschi bianchi e oro, nei tessuti leggerissimi intrecciati con fili d’oro, nelle mussoline, nelle cornici riccamente intagliate, nei fregi a volute che spesso le coronano.

In commistione con l’oro un tripudio di colori su cui predomina il rosso intenso alternato al nero; blu oltremare ed il verde cangiante punteggiati dal luccichio delle paillettes, dai bagliori delle gemme di vetro rosso che stanno sempre al centro: della composizione, del quadro della vita.

Molto varia la proposta espositiva: lunghi pannelli di legno dipinti su carta che sul nero della base esibiscono un tripudio di colori e ancora carta dipinta e stropicciata che da sotto il vetro rimanda la luce dell’oro e il candore del bianco. Poltrone rivestite di tessuti pregiati con l’intelaiatura decorata da lettere arabe e ancora poltrone imbottite come soggetto di quadri simbolo di un mondo di agi e ricchezza. Ritratti di fanciulle in piedi o sdraiate avvolte in tessuti leggeri che mettono in risalto i corpi flessuosi ed i volti sognanti. E, tema del tutto insolito, composizioni di riccioli di tutte le dimensioni: gli arabeschi delle grate, dei cancelli, delle decorazioni dell’arte araba che negando la rappresentazione umana ha esaltato al massimo la decorazione geometrica e curvilinea.

Lauretta Vignaga

Links

Visita l’esposizione su Exibart.

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ESTE – VersOriente (personale)

DAL 18 AL 25 MAGGIO 2008 – ESTE (PD)

 

 

mostra personale

VERSORIENTE – ARABESQUES

di  Diana Isa Vallini


 

Castello Marcchionale

Este

vernissage

sabato 17 maggio ore 18


introduzione critica di

MATILDE FERRARIN

 


L’ultimo sguardo, acrilico, cm 240 x 30, anno 2008 (Diana Isa Vallini)

 

Il soggetto ed il tema che ricorre quasi in ogni opera è la dimensione femminile presentata con varie sfumature di intonazione esistenziale.
Traspaiono dai volti e dai corpi i sentimenti propri della sfera femminile: il sogno, l’immaginazione, l’illusione e l’abbandono, in naturale contrasto con le tinte dei drappeggi e dei decori.
Ancora una volta dunque viene celebrato l’eterno dualismo dell’io femminile cioè la passione ed il sentimento.
L’ansia e la ricerca di un personale equilibrio si esprimono con il raggiungimento di un centro gravitazionale rappresentato in molte opere da una gemma incastonata, chiara metafora di un utopia difficilmente raggiungibile.
E’ proprio seguendo questo miraggio, ovvero la ricerca di sé e il rapporto con l’infinito, che Diana ha caratterizzato “Arabesques”.

Matilde Ferrarin

 

Libri d'artista Arabesques, poltroncina, tappeto d'autore - (Diana Isa Vallini)

 

L’Arena - Sabato 17 maggio 2008

“Dicono che i “mandala”, i segni più antichi dell’universo, aiutino sia chi li crea, sia chi li guarda e li usa, a trovare l’equilibrio interiore. Simboli magici, rappresenterebbero il processo secondo il quale si è creato l’Universo e per questo sono stati molto studiati anche dalla psicanalisi, ed hanno affascinato molti artisti. Uno di questi è Diana Isa Vallini, pittrice ed illustratrice residente a Legnago (Vr) che oggi, alle ore 18, inaugurrerà ad Este (Pd) una personale dal titolo “Arabesques”, una quarantina di tele con tecnica mista in cui il mondo arabeggiante entra con tutta la sua potenza onirica e ammaliatrice. Dopo una recente esposizione a Parma, le opere di Diana Isa Vallini saranno visibili nella sala  Delmo Veronese, all’interno del Castello Marchionale della cittadina padovana fino al 25 maggio. “Arabesques” riassume la fascinazione della Vallini per il simbolismo mandalico che ricrea usando più di una tecnica e più di un materiale: sulle tele di acrilico, l’atista inserisce altri segni personali, emotivi ed emozionanti come schegge di broccati, pezzetti di luce dorata. Vallini ha alle sue spalle, oltre una solida formazione artistica ed uno spirito di ricerca che non si esaurisce mai anche collaborazioni importanti come illustratrice di fiabe. Alla mostra che si apre oggi, l’artista espone anche dipinti di figure femminili, un altro tema che lei ama molto.

Daniela Andreis

L’Arena - Martedì 20 maggio 2008

Come tutti sanno è impossibile descrivere la poesia. A scuola ce lo insegnano, ma è da soli che si impara ad ascoltarla. Ed è così che si devono guardare le opere di Diana Isa Vallini, affinando i sensi dell’ascolto del bello. Del magico. Dell’emozione interiore. La più profonda. Caratterizzata da una sensibilità e sensorialità molto rare, l’artista espone “Arabesques” ad Este, fino al 25 maggio, nel Castello Marchionale. E così è possibile entrare in contatto con la ricchezza di intelligente emotività della pittrice Vallini, una caratteristica che emerge dai ritratti di donne orizzonte e di orizzonti che sono donne.

Daniela Andreis



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PARMA – Fiera – Mostra d’Arte Contemporanea

DAL 14 AL 17 MARZO 2008 – PARMA

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ARTE PARMA

MOSTRA MERCATO D’ARTE MODERNA

E CONTEMPORANEA

Padiglione 7 – Stand personale 15

 

DAL 14 AL 17 MARZO 2008

PARMA


Ya nour el ain, tecnica mista, cm 25x25, anno 2008 (Diana Isa Vallini)

 

Presentazione a cura di Rosa Noci

Diana Isa Vallini traspone nelle sue opere visioni oniriche nate dall’incessante e mai  paga ricerca di sé. Sogni castigati paiono districarsi da lacci immaginari colorandosi di tonalità calde e solari. Gemme incastonate, oro, broccati preziosi, piume, una penna di gabbiano occhieggiano e catturano lo sguardo. Figure si svelano ed emergono da un fondo ideale, costellato di mandala, cerchi simbolici, mai uguali a sé stessi, gioiosamente rinnovati o recuperati da antiche matrici arabeggianti che Diana riconosce essere sue. Fregi, anelli concentrici, spirali, fiori, lettere d’un alfabeto personale creano pensieri che conducono su sentieri astratti, senza spazio né tempo e sanno incantare.

 

Padiglione 7 Stand  nr. 15

 

Links

L’esposizione su Exibart.

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ROVIGO – Strani Incontri

DAL 1 AL 31 DICMBRE 2006

 

STRANI INCONTRI

33VIANGELI

ROVIGO

MOSTRA PERSONALE

di Diana Isa Vallini

dall’ 1 al 31 dicemtre 2006

 

 

La mostra è visitabile tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19,30

 

 

 

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VERONA – I colori di Verona

DAL 25 MAGGIO AL 9 GIUGNO 2007  VERONA

 

 

FONDAZIONE GIORGIO ZANOTTO

SCUOLA DI PITTURA PROF. GIANNI LOLLIS

CORSO CAVOUR, 16

VERONA

I COLORI DI VERONA


Broccato di seta, Giulietta Capuleti, tecnica mista, cm 25x25, anno 2007 (Diana Isa Vallini)

 


DAL 25 MAGGIO AL 9 GIUGNO 2007

 

INAUGURAZIONE

16 MAGGIO ORE 18

 

Links:

Biografia del pittore Aldo Tavella

 

 


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EVENTI DEL PASSATO dal 1974 al 1999

 

1974    FERRARA  – Galleria d’Arte Moderna “Alba”

1975    POLESELLA (Ro) -  Circolo Artisti  di  Giancarlo Michelini

1976    FERRARA - Galleria d’Arte Moderna “Alba”

1976    OCCHIOBELLO (Ro)- Concorso Interregionale di Pittura

1977     POLESELLA (Ro) - Circolo Artisti di  Giancarlo Michelini

1981    POLESELLA – A.C.L.A.F7C.A.L.P.  Collettiva Arte Grafica

1981   CANARO (Ro)- Rassegna di Pittura

1983  GUARDA VENETA (Ro) - Collettiva d’Arte

1984  ADRIA – Settembre Adriese – Sala Cordella – Grafica

1985  POLESELLA (Ro) - Circolo Artisti di Giancarlo Michelini

1985   S.MARIA MADDALENA (Ro) - Rassegna di Pittura

1986  MONTEMERLO (Pd) – Rassegna di Grafica

1986  VILLANOVA DEL GHEBBO (Ro) – Estemporanea

1986  POLESELLA (Ro) – Circolo Artisti di Giancarlo Michelini

1986  PONTECCHIO (Ro) - Mostra d’arte – “Il Polesine”

1986  FIESSO UMBERTIANO (Ro) - Rassegna di Grafica

1986   Fonda il Gruppo Teatrale  ”IL MUSICANTE” :

- Teatro Sociale di Rovigo – Il Paese dei Regali

- Teatro Comunale di Adria – Musical

1988   BRISIGHELLA (Ra) – Mostra Personale “Fiori” a cura del Prof.  Pietro Fantato -               Galleria d’Arte Moderna “Arte”

1997 – SANGUINETTO (Vr) – Personale “Trucioli”

1998 – ROVIGO – Mostra Personale, Chiesa di S. Bortolo, ”Quattro Mottetti per la Passione”

1998 – LEGNAGO (Vr) - Mostra allievi Laboratorio Artistico “Il Tulipano”

1999 – LEGNAGO (Vr) – Museo Fioroni “E’ fatto di niente questo angolo di cielo (P. Fantato)”- Mostra allievi Laboratorio Artistico “Il Tulipano”

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